giovedì 20 marzo 2008

SELENE



E, come una signora morente emaciata e pallida,
che innanzi barcolla, nascosta da un trasparente velo,
fuori dalla sua camera, guidata dai folli
e flebili deliri del suo cervello snervato,
l'animo si levò nel tenebroso est,
una bianca e informe massa.

Sei pallida perché
sei stanca di scalare il cielo
e fissare la terra
tu che ti aggiri senza compagnia
tra le stelle che hanno una differente
nascita, tu che cambi
sempre come un occhio senza gioia
che non trova un oggetto degno della
sua costanza?

Percy Bysshe Shelley – "Alla luna"

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...tu che hai erditato
la notte ed i suoi sogni
e trasformi in calore
il blu profondo:
tandimi un raggio
e fa di me il tuo compagno...

- bellissima visione, suggestiva realizzazione, malinconia e conforto del sogno -

l.u.

luigino il poeta ha detto...

meraviglioso..come sempre

Anonimo ha detto...

Come risplende luminosa! Quieta
io giaccio al riparo della sua luce;
mentre cielo e terra sussurrano:
"Ridestati, domani, sogna questa notte".

Emily Brontë

l.u.